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Culotte de cheval: cosa sono e come trattarle 

Cosa sono le culotte de cheval? È un modo alternativo per dire “cellulite”?

In realtà no, o meglio: sono per certi aspetti simili. Le culotte de cheval sono uno degli inestetismi più diffusi tra le donne, e fortunatamente si possono trattare grazie all’attività fisica, ai massaggi e all’eventualità con la medicina estetica.

Scopriamo subito che cos’è questo inestetismo, perché si formano e come è possibile contrastarle?

Ecco cosa sono le culotte de cheval

Le culotte de cheval sono cuscinetti di grasso localizzati tra coscia e gluteo, che spesso causano la deformazione del profilo corporeo, formando una antiestetica cunetta, comprensiva di pelle a buccia d’arancia.

Infatti in Inglese si chiamano “saddlebags”, termine che indica le bisacce che vengono poste sui lati della sella del cavallo o della bici.

Non per forza sono collegate ad un eccesso di tessuto adiposo: infatti possono comparire sia in donne magre che in sovrappeso.

Piuttosto sono un inestetismo legato ad una mancanza di attività sportiva, e alla presenza di lunghi momenti di sedentarietà.

Infatti, in genere, sono le donne sportive quelle che non hanno problemi di culotte de cheval.

Perchè si formano le culotte de cheval?

La formazione delle culotte de cheval è causata un insieme di fattori, identici a quelli della cellulite: parliamo di ormoni, genetica, problemi di circolazione e ritenzione idrica.

Infatti gli ormoni estrogeni innescano un meccanismo che provoca l’accumulo di grasso nella parte inferiore del corpo: in sostanza, viene creata una riserva energetica utile in casi di gravidanze e allattamento.

Tale accumulo, però, favorisce la ritenzione idrica e altera le cellule del tessuto adiposo sottocutaneo.

Queste cellule, crescendo in volume, arrivano a rompersi: così tutto il grasso accumulato finisce nei tessuti limitrofi, andando così a danneggiare la microcircolazione e ad alimentare, di volta in volta, questo processo dannoso per il corpo.

Oltre a ciò le fibre di tessuto connettivo cominciano ad ingrandirsi, tirando la pelle provocando la formazione di pelle “ a buccia d’arancia”.

Come trattare le culotte de cheval?

Arrivati a questo punto, non ci resta che capire come trattare in modo efficace le culotte de cheval.

La risposta principale a questa domanda è quella di iniziare ad adottare piccole e sane abitudini giornaliere che vadano a migliorare la qualità del tuo benessere fisico.

Parliamo di attività fisica ed alimentazione che, il più delle volte, sono due aspetti che tendiamo a trascurare.

Ecco dunque i nostri consigli pratici per trattare ed eliminare le culotte de cheval.

Avvia una dieta povera in sale e zuccheri raffinati

Cerca di mangiare meno prodotti elaborati: evita più che puoi salumi, formaggi grassi e stagionati, affettati, prodotti già pronti o in scatola.

Una dieta sana e bilanciata, che prevede almeno due litri di acqua al giorno e alimenti salutari come cereali integrali, pesce e carni bianche, frutta e verdura di stagione e legumi, è senz’altro un ottimo modo per tornare o rimanere in forma.

Pratica sport aerobico

Come abbiamo spiegato poco fa, lo sport è il tuo più grande alleto.

Inizia ad andare a camminare con passo veloce e, se vuoi spingerti più in là, puoi praticare aerobica, spinning e nuoto.

Esercizi come lo squat o che prevedano l’uso di elastici sono un vero toccasana per le tue forme. Anche la ginnastica posturale, agendo sulla tonificazione del muscolo, è in grado di prevenire ed eliminare le culotte de cheval.

Anche in questo caso, il nostro consiglio è quello di affidarti nelle mani di un esperto: il fai da te, in queste situazione potrebbe peggiorare la situazione.

Correggi la postura

Evita indumenti troppo stretti intorno all’inguine o in cintura, soprattutto evita i tacchi: indossandoli avrai gambe semi piegate e i glutei sporgenti all’indietro.

Questo può portare a una tensione permanente sulla coscia e al peggioramento dell’attività circolatoria.

Massaggi

I massaggi linfodrenanti e l’idromassaggio possono ridurre i cuscinetti tra glutei e cosce perché in grado di stimolare e riattivare il microcircolo, prevenendo quindi il ristagno di liquidi.

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